Guardo la fotografia ingiallita di mio padre e di un mio zio che non ho conosciuto. So con certezza che risale al 1909 in Sud America. Mio padre aveva al momento 24 anni. Cappello in testa, baffetti, seduto in un luogo scosceso con la sua fisarmonica. Suonava con zio Bernardino, non so cosa, non so se musica lieta o nostalgica, so soltanto che me lo vedo già vecchio, già vissuto, povero e caro papà.