Ognuno di noi ha in mente un ricordo …nel cuore un affetto …nel sogno un desiderio.

Anch’io ho molti ricordi di me bambino, quando mi intrattenevo ore ed ore a costruire, in modo rudimentale, trattori e trebbiatrici in legno.

Il legame forte alla campagna in cui sono nato ed alla natura mi ha portato a realizzare un sogno: avere un ricordo tangibile non solo del mio mondo famigliare ma del mondo contadino e del tempo trascorso. Una catena che ha tanti anelli: bisnonni, nonni, genitori, amici, uniti in un unico grande binomio: famiglia e lavoro. Nel lontano 1984 ho acquistato il mio primo trattore in un cascinale nei dintorni di Asti. Era un Landini 25 che i proprietari, due arzilli vecchietti, avevano battezzato affettuosamente “Giorgio” e che, al momento del distacco, hanno accarezzato come fosse un loro figlio.

Memorie di un Tempo

Quanta emozione vedere quelle mani ruvide e scarne posarsi in atto quasi amoroso e protettivo su quella loro creatura, simbolo e testimonianza di anni di duro lavoro e di tanto sudore! Il Landini 25 non poteva rimanere solo e così ho iniziato la mia costante ed assidua ricerca di altri trattori, del pistapere, di trebbiatrici, imballatrici, attrezzi agricoli e di piccoli oggetti, ognuno dei quali ha una sua storia, la storia dei vostri vecchi. Grande aiuto ed incoraggiamento l’ho ricevuto dall’amico Tommaso “Masino” Giraudo che per il suo lavoro era a contatto con il mondo contadino.

Memorie di un Tempo

Tutti gli oggetti raccolti ricordano la vita dei contadini della Val Susa, del Cuneese, della Pianura Lodigiana, dell’Astigiano, dell’Alessandrino e di zone più lontane, esattamente intorno a Reggio Emilia.

Penso che Memorie di un Tempo continuerà ad arricchirsi di nuovi ricordi tangibili ed insostituibili. Si arricchirà anche la lunga catena di amici e conoscenti che hanno contribuito alla realizzazione del mio “sogno” e che ringrazio di tutto cuore.

Fernando “Nando” Sada

Memorie di un Tempo

Un ringraziamento particolare a Paolo Giacone, per la collaborazione nella parte meccanica e per la sua dedizione.

Un ringraziamento particolare anche all’amico Masino Giraudo ed a tutti quelli che hanno donato oggetti e materiale vario.